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Sport per bambini: quale scegliere e come

Quali domande bisogna avere in mente per scegliere il più adatto.

Gli sport per bambini si sono sempre focalizzati soprattutto su: combattere l’obesità infantile, sviluppare l’autostima, la concentrazione e l’equilibrio, vedere nella fatica fisica un modo per raggiungere traguardi personali in modo gratificante, imparare il rispetto delle regole e dell’avversario, accettare il risultato e il fatto di essersi presi un impegno.

Oggigiorno, però, la triste vicenda dei Lockdown ci ha fatto capire quante cose dessimo per scontate: i bambini non avrebbero mai pensato di non poter giocare nel parchetto sotto casa con gli amichetti, di non poter andare a scuola o che potesse addirittura mancargli accompagnare i genitori a fare le loro noiose commissioni. Eppure è successo e, adesso, tanti bambini faticano a stare in mezzo agli altri, hanno bisogno di riappropriarsi dei giochi in giardino oppure di concepirne di nuovi con l’uso della mascherina.

Lo sport per i bambini può essere un valido alleato per permettere ai nostri piccoli di crescere bene non solo fisicamente e socialmente (motivo per cui si cerca spesso un apposito sport per bambini timidi), ma anche per guarire da ferite psicologiche a cui non erano stati preparati. Fare sport li aiuterebbe innanzitutto a reimparare a socializzare, a riottenere l’agilità di prima, nonché di appassionarsi a un’attività che potranno ripassare a casa nel caso dovessero esservi nuovamente costretti (è il caso delle arti marziali, della danza, della scherma, della ginnastica ritmica o artistica e, per chi ha un giardino proprio, anche ciclismo e pattinaggio sui roller).

Per capire quale sport per bambini sia il più adatto, occorre prima farsi delle domande:

sport per bambini
sport per bambini: lasciarli scegliere

1. Sport di squadra o Sport individuali?

Non bisogna commettere l’errore di pensare che gli sport di squadra per bambini servano solo ed esclusivamente per farli socializzare: sport quali tennis, judo/karate/kung fu, atletica, nuoto, equitazionedanza ecc, sebbene siano sport individuali, consentono comunque a chi li pratica di interagire con gli altri e di imparare qualcosa da questa interazione.

Sport per bambini quali il tennis, infatti, permettono di rapportarsi con l’avversario in un rapporto uno a uno, arrivando a scoprire i propri limiti e riconoscendo il valore dell’altro. È un modo efficace e spesso divertente per imparare il rispetto per gli altri e per accettare le sconfitte. Allo stesso modo, l’atletica e i vari tipi di danza e di arti marziali consentono di esercitarsi insieme ad altri senza che ci sia una partita con un vincitore finale: è nella pratica quotidiana che ognuno vede i propri limiti, paragonandosi con gli altri sportivi. I saggi e gli esami di fine anno, poi, sono gli equivalenti di una partita di calcio.

Anche negli sport di squadra, infatti, il bambino impara il rispetto e la sconfitta non solo grazie all’avversario, ma anche grazie agli stessi compagni con i quali deve costantemente interagire, che siano più o meno bravi di lui.

Ovviamente nelle discipline quali pallavolo, calcio, basket, rugby, hockey ecc emerge maggiormente la dimensione della collaborazione, ma non bisogna focalizzarsi su questo aspetto per la scelta dello sport per bambini: un bambino timido o con difficoltà relazionali potrebbe giovarne ma anche soffrire nell’essere inserito all’improvviso in una squadra già affiatata. Bisogna stare attenti a non forzarlo.

2. Sport maschili o sport femminili?

sport per bambini
sport per bambini: maschile e femminile

Oggigiorno non è difficile trovare squadre femminili di calcio o maschietti che adorano andare a danza moderna, tutto dipende da quanto i genitori decidono di accontentare i figli senza pregiudizi: a scuola i bambini e le bambine hanno spesso modo di provare diversi sport, appassionandosi così entrambi a quelli generalmente considerati sport per ragazzi come il basket o il baseball (del quale esiste la variante femminile denominata softball) e altri considerati invece sport per ragazze. Allo stesso modo conoscono sport meno conosciuti come lacrosse, vortex, ultimate o cricket (che li portano spesso a chiedersi quanti e quali sport esistono!).

È importante assecondare i desideri dei bambini riguardo allo sport perché spesso vi vedono qualcosa che noi adulti non comprendiamo, un’attrazione che nemmeno loro sanno spiegarsi e che potrebbe diventare un potenziale stimolo per una crescita in più direzioni.

Ovviamente questo non significa che bisogna accettare di iscriverli a un’associazione sportiva diversa ogni mese, ma nemmeno di precludergliene alcune perché “non adatte al loro genere”. Lo sport per i bambini è infatti anche una palestra dove conoscere ed allenare il cosiddetto prendere un impegno.

3. Sport completi o non?

sport per bambini
lo sport per i bambini: sport completi

Quando si parla di sport per bambini si inizia sempre suggerendo il nuoto per le fasce d’età più piccole (al di sotto dei 10 anni) in quanto consente di sviluppare globalmente tutto il corpo. Inoltre saper nuotare è decisamente importante.

Però non è esatto dire che “il nuoto è lo sport più completo”. Esistono anche altri sport che possono essere praticati fin da piccoli e che fanno ugualmente bene: la ginnastica, la danza (soprattutto danza classica) e le arti marziali, ma anche il ciclismo e il calcio.

Sport quali il tiro con l’arco scherma sono asimmetrici e pertanto più adatti a una fascia d’età superiore, mentre il tennis si trova a una sorta di crocevia: predilige sicuramente un lato del corpo come tutti gli sport asimmetrici, ma se praticato con il giusto impegno può diventare uno sport di tipo “completo”.

Esiste poi l’equitazione, particolarmente adatta per quei bambini che amano la natura e gli animali. È una disciplina che si concentra sullo speciale rapporto di fiducia che può esserci tra specie diverse, che insegna le pratiche di cura per un altro essere vivente per il quale, non potendo lui parlare, occorre prestare grande attenzione.

I bambini e lo sport quale scegliere: guida ai genitori

sport per bambini

L’obiettivo nella scelta di uno sport per bambini è innanzitutto uno solo: il bambino deve divertirsi nel rispetto delle regole. Se poi trova nuovi amici o diventa talmente bravo da volerlo praticare in modo agonistico tanto meglio, ma questi non possono e non devono essere il fine principale.

La scelta non deve ricadere unicamente sui genitori, tuttavia non si deve nemmeno pretendere che il piccolo abbia le idee chiare fin da subito: i bambini che non hanno mai praticato sport non sanno cosa significhi sceglierne uno a cui dedicare tot tempo tutte le settimane, magari per anni.

Bisogna evitare di imporglielo, quindi, ma anche evitare che ne scelga uno a caso, magari perché lo fa già il compagno di scuola. In questo modo, ad esempio, se i due litigano non vorrà più andarci oppure lo praticherà con interesse superficiale, evitando di impegnarsi e stando a casa se l’amico salta qualche lezione. Questo non significa che sia sconsigliato mandare due bambini insieme a praticare il loro primo sport: può essere un ottimo salvagente emotivo avere una persona nota che si imbarca in una nuova esperienza insieme loro, a patto che entrambi nutrano lo stesso interesse per lo sport che hanno scelto scelto.

Una buona possibilità offerta oggi da molte associazioni sportive è quella delle lezioni di prova, le quali consentono ai bambini di familiarizzare con il posto, le persone e lo sport stesso in modo non traumatico grazie alla possibilità di sospendere la frequenza: se si sentono liberi di scegliere senza sentirsi ingabbiati da un’iscrizione annuale, il loro approccio a quello sport sarà più positivo.

sport per bambini
lo sport per i bambini

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