Che cos’è il cordone ombelicale
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Che cos’è il cordone ombelicale

Collegamento fisico per eccellenza tra mamma e figlio, il cordone ombelicale è l’organo che permette al bimbo di ricevere nutrimento e ossigeno durante l’intera fase di gestazione. Detto anche funicolo ombelicale, il cordone ombelicale alla nascita misura generalmente 50-60 cm di lunghezza e ha un diametro di 20 mm. In questo articolo scopriremo che cos’è il cordone ombelicale del neonato e risponderemo alle domande più frequenti che si pongono le neomamme relativamente a questo importante organo.

Che cos’è il cordone ombelicale

Il cordone ombelicale, detto anche funicolo ombelicale è l’organo che favorisce il passaggio di tutte le sostanze nutrienti e dell’ossigeno dalla mamma al bambino durante la gravidanza. Costituito da tre vasi sanguigni, nello specifico da due arterie e da una vena che collegano la placenta all’embrione, il cordone ombelicale alla nascita è una preziosa fonte di cellule staminali emopoietiche racchiuse all’interno del suo sangue. Alla nascita del bambino, infatti, con la respirazione autonoma e l’allattamento, il cordone ombelicale non è più necessario e per questo motivo viene bloccato con una specifica pinza sterile e reciso. Dal momento che all’interno del cordone ombelicale non sono presenti nervi, il suo taglio non è doloroso né per la mamma, né per il bambino. Successivamente al taglio, il bambino presenta un moncone lungo dai 3 ai 5 centimetri che non va tirato e tolto: il moncone ombelicale residuo, infatti, va incontro a un fisiologico processo di mummificazione che ha una durata di circa 7-10 giorni, dalla cui caduta si origina la cicatrice ombelicale. Il processo di mummificazione è spontaneo, ma va vigilato sia dai genitori che dai sanitari, onde evitare che sviluppino infezioni locali o generalizzate, come la sepsi.

Come prendersi cura del moncone ombelicale

Per prendersi cura del moncone ombelicale, basta seguire alcune semplici norme igieniche, vediamole insieme:

  • Lavare bene le mani con acqua e sapone prima di manipolare il moncone e soprattutto dopo aver cambiato il bambino.
  • Lavare il bambino sotto l’acqua corrente con spugnature, da evitare, invece, il bagnetto.
  • Assicurare l’igiene quotidiana mantenendo pulito e asciutto il moncone ombelicale e l’area circostante e controllare a ogni cambio del pannolino che non si sia sporcato con le feci.
  • Medicare il moncone avvolgendolo con una garza sterile asciutta, senza necessità di applicare nessuna sostanza.
  • Evitare di comprimere il moncone e di vestire il bambino con indumenti molto aderenti.
  • Lasciare il più possibile (e se la temperatura lo permette) il moncone ombelicale scoperto così da favorirne la mummificazione.

La donazione del cordone ombelicale

Il cordone ombelicale, in particolare, il suo sangue può essere oggetto di donazione, donazione che può avvenire per diversi scopi:

  • Donazione allogenica. Il sangue cordonale può essere donato a una banca pubblica volontariamente, gratuitamente e anonimamente per essere adoperato in un paziente compatibile.
  • Donazione dedicata. In casi particolari, il sangue può essere raccolto alla nascita per la conservazione gratuita presso una banca pubblica e utilizzata, successivamente, per un consanguineo o per il bambino stesso.
  • Donazione autologa familiare. Si tratta di una vera e propria conservazione poiché il sangue viene raccolto alla nascita e conservato in una banca privata estera ad uso familiare. A differenza degli altri tipi di donazione, tutti i costi sono a carico dei genitori.

Photo credits:
Foto di Vidal Balielo Jr da Pexels

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