Quando iniziano i movimenti fetali e come riconoscerli
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Quando iniziano i movimenti fetali e come riconoscerli

I movimenti fetali non sono solo uno strumento di valutazione del benessere e della crescita del bambino ma rappresentano anche un evento emotivamente coinvolgente che la donna impara nel corso dei mesi a riconoscere e decifrare. Scopriamo insieme alcuni degli aspetti più importanti legati ai movimenti fetali, vale a dire: quando iniziano, come cambiano durante la gestazione e come è possibile riconoscere alcuni segnali che invece richiedono un consulto medico.

Quando cominciano i movimenti fetali

I movimenti fetali hanno inizio già a partire dell’ottava settimana. L’effettiva percezione da parte della mamma, avviene però intorno alla 14^ e alla 20^ settimana, quando possono essere facilmente distinguibili piccoli pugni, calcetti, movimenti e una sensazione simile a uno sfarfallio. I movimenti fetali si avvertono in modo differente in base alle fasi di gestazione e alle dimensioni del feto. Ad esempio, l’esordio dei primi movimenti cambia da donna a donna, dipende dalle caratteristiche fisiche e dall’emotività della persona, oltre che dalla storia clinica della donna. Ci sono donne che riconoscono i movimenti fetali molto precocemente, altre verso il quarto mese. In ogni caso, si tratta di un momento molto emozionante, in cui la mamma inizia ad abituarsi a sentire il proprio bambino, instaurando con lui un profondo legame che la aiuterà a riconoscere istintivamente qualsiasi cambiamento. Tra la 14^ e la 24^ settimana con la crescita del feto, i movimenti fetali aumentano progressivamente e già dai primissimi momenti di consiglia di monitorarne quotidianamente il numero. Come parametro di riferimento, è bene considerare il momento della giornata in cui l’attività fetale risulta maggiore, soprattutto dopo i pasti, e contare i movimenti nell’arco dell’ora, solitamente 10.

Come cambiano i movimenti fetali in gravidanza

Nel corso della gravidanza i movimenti fetali cambiano in relazione alla crescita: oltre ai movimenti, la mamma giunge nel tempo a sentire sia a livello pubico che costale il feto che preme contro la parete uterina. Intorno al sesto mese di gravidanza, non sono più semplicemente “percepiti”, ma molto evidenti, e per la mamma diventa più semplice notare ogni singolo cambiamento. All’ottavo mese i movimenti fetali non si riducono, anzi spesso possono aumentare di numero nel corso del giorno. Durante il nono mese, nella fase finale della gestazione, quando ormai il rapporto tra mamma e bambino è simbiotico, ogni movimento potrebbe essere interpretato come falsa contrazione. In questa fase è importante che ansie e paure non prendano il sopravvento e rivolgersi sempre al proprio specialista di fiducia.

Quando bisogna consultare lo specialista

Quando si nota un’assenza prolungata di movimenti fetali è bene rivolgersi immediatamente allo specialista di riferimento per effettuare un’ecografia immediata volta a valutare la vitalità del feto, l’attività cardiaca e la riduzione del liquido amniotico. La tempestività in questi casi è fondamentale, soprattutto in presenza di fattori di rischio, quali:

  • fumo;
  • precedenti aborti spontanei;
  • l’assunzione di alcune tipologie di farmaci;
  • obesità materna e patologie metaboliche non gestite bene a inizio gravidanza.

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Foto di MART PRODUCTION da Pexels

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