Rigurgito del neonato: quali sono le cause?
in ,

Rigurgito del neonato: quali sono le cause?

Il rigurgito del neonato è un fenomeno molto frequente durante la fase dell’allattamento: si manifesta dopo la poppata attraverso l’espulsione di saliva e latte non digerito. Il rigurgito è accompagnato a pianto e irritabilità e spesso desta non poche preoccupazioni nei neogenitori. In realtà è un evento del tutto naturale che tende a risolversi da solo intorno agli 8 mesi, all’incirca con l’inizio dello svezzamento. Ci sono casi in cui il rigurgito è correlato a un’altra patologia, come reflusso gastroesofageo o allergia alimentare, da trattare in modo specifico su indicazione del pediatra.

Cos’è il rigurgito

Il rigurgito è un evento molto comune: interessa circa la metà dei neonati, con un’alta incidenza tra la quinta e l’ottava settimana. In questa fase della vita, nei bambini la valvola tra stomaco ed esofago non è ancora abbastanza matura e la loro alimentazione è liquida, per cui spesso digerire il latte non è per loro semplice. Con la crescita e l’introduzione del cibo solido, il rigurgito sparisce. Nella maggior parte dei casi, il rigurgito si manifesta in piccole quantità di liquido trasparente composto da latte materno e saliva e si verifica a pochi minuti dalla poppata. Se invece avviene a distanza di qualche ora dal pasto, assumerà una consistenza diversa, biancastra dal forte odore, perché si tratta di latte parzialmente digerito. Tra i sintomi più comuni associati al rigurgito ci sono l’inappetenza, pianti frequenti e alta irritabilità.

Quando rivolgersi al pediatra

Come già detto, il rigurgito è un fenomeno normale, innocuo e transitorio, che può essere la spia di altre patologie (allergia o malattia da reflusso gastroesofageo) se associato ad alcuni segni si scarso sviluppo o di rallentamento della crescita correlati a:

  • Riduzione del peso;
  • Pianto durante e dopo il pasto;
  • Rifiuto o difficoltà ad alimentarsi;
  • Singhiozzo;
  • Tosse;
  • Eruzioni cutanee;
  • Vomito a getto;
  • Presenza di sangue o vomito verdastro.

Nei casi sopraelencati, è bene rivolgersi al proprio pediatra che stabilirà se è il caso o meno di approfondire con esami più specifici e stabilire il giusto trattamento.

I rimedi

Il rigurgito come fenomeno transitorio tende a risolversi spontaneamente con lo svezzamento, possono però essere adottati degli accorgimenti per evitare il rigurgito del neonato. Fondamentale è la gestione delle poppate, gli specialisti raccomandano pasti piccoli e frequenti. Evitare di mettere il bambino in posizione sdraiata subito dopo i pasti è importante, meglio tenerlo in braccio per 20-30 minuti in posizione verticale per consentirgli di fare il ruttino. Se si allatta al seno, migliorare la posizione può essere di grande aiuto: a esempio, tenere il bambino in una posizione che gli permetta di mantenere la testa più alta rispetto al sederino, con un angolo di 45°, gli impedisce di essere vorace durante la poppata. Per evitare che ingoi aria mentre beve dal biberon, è bene considerare che biberon e tettarella non siano mai completamente pieni e che quest’ultima non sia troppo larga o troppo stretta.

Photo credits:

Foto di RODNAE Productions da Pexels

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *