Il brodo vegetale per lo svezzamento del neonato
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Il brodo vegetale per lo svezzamento del neonato

Per molto tempo, il brodo vegetale è stato considerato l’alimento fondamentale per introdurre i cibi solidi nella dieta del neonato. Attualmente, il brodo viene ancora consigliato soprattutto nel caso di svezzamento tradizionale. Scopriamo insieme come si prepara il brodo vegetale per lo svezzamento del neonato.

Il brodo vegetale per lo svezzamento del neonato

Il brodo vegetale è una preparazione tra le più semplici della cucina italiana ed è particolarmente apprezzato dagli adulti soprattutto durante il periodo invernale per rifocillarsi o in caso di malanni stagionali. Nello svezzamento tradizionale rappresenta la base per la preparazione delle prime pappe. Nel tempo, si sono consolidate varie ricette per la preparazione del brodo vegetale destinato allo svezzamento: alcuni li preparano con un unico ortaggio, come la carota; altri utilizzano anche tre ortaggi alla volta in base alla stagione, ad esempio in estate con zucchina, cipolla e carota e in inverno con zucca, carota e porro. Solitamente, dopo una lunga cottura il brodo viene filtrato per ridurre al minimo la presenza di fibra nella pappa che secondo alcuni pediatri può limitare l’assorbimento di altre sostanze. Al suo interno, infatti, vengono fatte sciogliere varie creme di cereali, fonte di particolari nutrienti.

Come si prepara il brodo vegetale

Il brodo vegetale si prepara con le verdure fresche di stagione e quindi patate, bietole, carciofi, fagiolini, carote, zucchine, zucca, cipolla o porro, sedano, spinaci, finocchio, lattuga e tutte le varietà di insalate. In una prima fase, come già evidenziato in precedenza, è bene solo utilizzarne alcune e aggiungere una nuova di settimana in settimana. Dopo averle lavate accuratamente, le verdure vanno messe a bollire, tagliate o intere, in 1 litro di acqua, meglio se confezionata, a fuoco lento per circa un’ora senza aggiungere sale. Per verificare la cottura, si può fare la prova con la forchetta controllando il grado di cottura di ogni singola verdura utilizzata. Ad ogni modo, dopo che l’acqua viene a bollire, è bene abbassare il fuoco al minimo per far cuocere il brodo lentamente. Se invece si possiede una pentola a pressione, i tempi di cottura si riducono drasticamente: infatti basterà circa un quarto d’ora per far cuocere il brodo vegetale.

Come conservare il brodo vegetale

Il brodo vegetale può essere conservato in frigorifero per 24 ore. L’ideale sarebbe prepararlo tutti i giorni, ma non sempre le mamme possono. Un metodo di conservazione ancora più efficace e pratico è il frigo: il brodo può essere preparato una volta a settimana e conservato in congelatore, scongelando giorno per giorno la porzione o le porzioni che servono. Prima di procedere con il congelamento, il brodo va fatto raffreddare completamente a temperatura ambiente e suddiviso in porzioni, utilizzando appositi contenitori. Prima di utilizzarlo, può essere scongelato a temperatura ambiente o a bagnomaria.

Il brodo di carne

Dopo i 9 mesi è possibile alternare sporadicamente il brodo di carne a quello di verdure nella preparazione della pappa. Per preparare il brodo di carne si può utilizzare un pezzo di carne magra, ovvero pollo, manzo o coniglio, da far cuore insieme a patata, sedano, carota e cipolla. Dopo la cottura, il brodo di carne va sgrassato a freddo o a caldo, eliminando, con un cucchiaio, la patina biancastra che dopo alcune ore si sarà formata sul brodo. L’operazione può essere fatta anche con il brodo caldo, in questo caso bisognerà versare il brodo in un colino, all’interno del quale è stato posizionato uno strofinaccio a maglie strette bagnato con acqua fredda: il grasso nel brodo in questo modo si rapprende più facilmente entrando in contatto con il freddo, permettendo un buon filtraggio. Il brodo può essere conservato in frigorifero per 1-2 giorni oppure può essere congelato nel freezer in singole porzioni.

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Foto di MART PRODUCTION da Pexels

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